Zignago
“D’argento, al leone di rosso, coronato di oro, poggiato su un monte all’italiana di verde, sostenente tra le branche anteriori uno scudetto d’argento, caricato di una croce di rosso. Ornamenti esteriori da Comune” (Descrizione araldica dello stemma)
Zignago, ex possedimento dei signori di Vezzano, si trova in un’ampia conca piena di corsi d’acqua, dominata dai monti Dragnone e Castellaro. Figura come uno dei borghi meglio legati al concetto di Slow Food e tradizioni rurali, vecchio abbastanza da aver dato alla luce una statua stele, ritrovata lungo il greto del torrente Gravegnola – ed attualmente conservata nel museo archeologico di Pegli. Sasseta e Torpiana sono le frazioni più importanti.
Eventi e Luoghi d'Interesse
La Chiesa di San Pietro Apostolo, d’una delicata sfumatura rosa e la consueta facciata a capanna, con il campanile squadrato messo di fianco, era anticamente conosciuta come Chiesa di San Pietro Apostolo di Cornia, che è poi il primo nome di Zignago. Segue, in ordine di importanza, la sorellina più discreta dedicata a San Martino.
Qui, dove le attività della Via del Sale fervevano, esisteva un maniero avviato a residenza, oggi rudere, appartenuto alla Signoria dei Vezzano, e sorte simile è toccata al Castello di Serra Maggiore, ma la vegetazione non ne ha alterato l’opulenza, seppure sia poco più di un mucchio di macerie.
Percorrendo i tracciati che si inerpicano fino alle cime del Dragnone, salendo di quota, potete raggiungere l’incantevole Santuario della Natività dedicato a Maria Vergine. Per la bellezza, e la fauna prospera, tuttora libera nei boschi sulla cima, dicono che il posto fosse ritenuto sacro già durante l’Età del Ferro.
Il tradizionale appuntamento con i prodotti tipici dell’Alta Val di Vara lo segnaliamo con la “Festa della Cultura Contadina”, e tutto il corollario di animali da allevamento, attrezzi e maestranze. Ha luogo in agosto.
Protegge Zignago Nostra Signora del Dragnone, festeggiata il giorno 8, a settembre.