Licciana Nardi
” Del gran padre Alighier ti risovvenga,
Quando, ramingo dalla patria e caldo
D’ira e di bile ghibellina il petto,
Per l’itale vagò guaste contrade
Fuggendo il vincitor guelfo crudele,
Simile ad uom che va di porta in porta
Accattando la vita. “
(Vincenzo Monti)
Licciana Nardi è un comune ricchissimo di storia. In località Monti, dove si erge sul colle un bellissimo castello, un tempo era Venelia, toponimo di tipica origine ligure-apuana. L’antichissimo nucleo sorgeva in una ampia piana in cui, non a caso, è stato rinvenuto un cospicuo gruppo di Statue-stele lunigianesi, monumenti megalitici il cui fenomeno inizia nell’Età del Rame.
Il Medioevo non fu di minor gloria, se veramente è Terrarossa quella Rubra citata assieme a Pulica e a Bibola nella Cosmografia dell’Anonimo Ravennate, geografo di epoca bizantina. Qui esercita ancora la sua autorità lo splendido castello da sempre posto a diretto presidio della Via Francigena.
Di epoca rinascimentale è invece un terzo castello, quello della Bastia, anche se le sue origini dovettero essere molto più profonde, posto com’è, in alto, a difesa del nucleo di Licciana. Delle vicende legate al maniero (uno dei più belli di tutta la Lunigiana) è celeberrima la storia di Annetta Malaspina, donna di bellissimo fascino e aspetto a cui non fu indifferente al poeta neoclassico Vincenzo Monti, che le dedicò un Carme di ben 130 versi (“Alla marchesa Anna Malaspina della Bastia”, 1891). Sposata al marchese di Mulazzo Giovanni Malaspina, questa nobildonna finì centro delle attenzioni della corte di Parma, la quale pensò bene di inviarla in missione diplomatica presso la corte di Francia per conquistarsi le attenzioni di Luigi XV. La presenza ingombrante di una cortigiana come Madama Pompadour fece fallire i piani, tuttavia il soggiorno parigino fruttò ad Annetta, oltre ad una fama peperina, una pensione elargita direttamente dalla corte francese.
Nella successiva epoca Risorgimentale, in quella Lunigiana montana dell’antico percorso di valico di Malpasso, oggi Passo del Lagastrello, si registrarono i natali di Anacarsi Nardi (1800-1844). Nato nella frazione di Apella, sopra Tavernelle, l’eroe trovò gloria in quel di Corfù in seguito alla sfortunata campagna capitanata dai Fratelli Bandiera. Lo splendido monumento funebre, apposto nel centro storico di Licciana per il genio dello scultore spezzino Angiolo del Santo, è un vero capolavoro. In onore del patriota, nel 1933 fu aggiunto il suo cognome nella denominazione del comune.
Da segnalare anche i natali, proprio in Licciana, di un altro grande esponente del patriottismo italico: Alceste De Ambris (1874-1934). Egli fu l’estensore della Carta del Carnaro, la Costituzione di Fiume voluta dal d’Annunzio che ispirò non poco i Padri Costituenti della Repubblica. Una figura di enorme spessore.